Consip ha pubblicato un nuovo accordo quadro del valore di 145 milioni di euro, finalizzato all’acquisizione di più di 2 mila ecotomografi destinati alle strutture sanitarie pubbliche, di cui circa il 50% (928 attrezzature) riservato agli acquisti delle pubbliche amministrazioni che risultano essere supportati dai fondi del PNRR, il Piano Nazionale di Ripresa e di Resilienza.
Stando a quanto afferma la stessa Consip, è questa solo la prima di una serie di gare che dovrebbero contribuire alla realizzazione del PNRR, con quattro lotti della gara che sono suddivisi in base alla tipologia di apparecchiatura, e un’articolazione in due sub-lotti:
- Lotto 1 – Ecotomografi Multidisciplinari
- Lotto 2 – Ecotomografi Cardiologici 3D
- Lotto 3 – Ecotomografi Cardiologici
- Lotto 4 – Ecotomografi Ginecologici
In ogni caso, si legge nel bando, gli ecotomografi oggetto di gara dovranno avere caratteristiche tecniche di ultima generazione, potendo così essere in grado di eseguire esami diagnostici di elevata accuratezza grazie alle innovazioni di cui sono portatori.
Risulta peraltro di interesse, in questo quadro di analisi, rammentare come secondo una recente ricerca Kaspersky le organizzazioni sanitarie utilizzano oggi, in buona parte dei casi, dispositivi medici che hanno un sistema operativo legacy, principalmente in conseguenza di problemi di compatibilità, di costi elevati per gli aggiornamenti necessari o per la mancanza di conoscenze interne su come devono essere eseguiti gli aggiornamenti. Tuttavia, è proprio l’utilizzo di dispositivi obsoleti che potrebbe essere foriero di problemi informatici.
È sempre l’analisi di Kaspersky a farci sapere che, dinanzi alla verifica sulle capacità di reazione in materia di cybersecurity, solamente il 20% degli operatori sanitari italiani ha ammesso di ritenere che la propria organizzazione sia in grado di bloccare con efficacia tutti gli attacchi alla sicurezza o le violazioni del perimetro di riferimento.