Amundi ha pubblicato un nuovo Blue Paper nel quale suggerisce agli investitori di puntare sull’immobiliare europeo e, in particolar modo, sul real estate a vocazione commerciale. Dopo un anno difficile, infatti, è proprio questo il settore che potrebbe garantire il miglior rimbalzo, sebbene occorra grande attenzione nel selezionare i progetti più appetibili all’interno di un contesto fortemente eterogeneo.
Al di là delle considerazioni di sistema, il paper di Amundi sottolinea come il real estate commerciale possa giocare un ruolo chiave nei portafogli degli investitori per una decisa serie di determinanti, come ad esempio la politica monetaria europea che rimarrà molto accomodante nel lungo termine: contrariamente alla Fed, che comincia a parlare di tapering, la Bce sembra essere convinta nel confermare la sua policy più “generosa”.
Gli acquisti della Bce contribuiranno dunque a tenere estremamente bassi i rendimenti dei titoli di Stato, spingendo così gli investitori a guardare al di là delle più tradizionali forme di reddito. In questo ambito, non si potrà che guardare anche al real estate, che offre prospettive di rendimento piuttosto appetibili.
Ancora, gli esperti di Amundi sottolineano come i crescenti timori di inflazione potrebbero indurre molti investitori a cercare un’adeguata protezione attraverso gli immobili commerciali da destinare al mercato delle locazioni: così facendo è infatti possibile scaricare l’aumento dei prezzi e dei costi sui canoni, di norma indicizzati per contratto.
Naturalmente, quanto sopra non significa che sia sufficiente investire senza attenzioni all’interno del comparto. La raccomandazione formulata da Amundi agli investitori è pertanto quella di effettuare un’accorta selezione degli asset, nella consapevolezza che il mercato immobiliare europeo è fortemente frammentato nel post-Covid, proprio per la diversa intensità con cui la pandemia ha impattato Paesi e segmenti dell’economia, anche all’interno del solo mercato europeo di riferimento.