
Stando al report trimestrale dell’Oice sul programma governativo del Pnrr, durante il primo trimestre 2022 sono stati 188 i bandi per affidamenti di servizi tecnici, di supporto alle stazioni appaltanti e per appalti integrati, per un controvalore di 211,4 milioni di euro (di cui 116,5 relativi alla sola progettazione), in grado di attivare più di 2,5 miliardi di euro di lavori. Si tratta pertanto di un incremento nel numero dei bandi di gara del 135% rispetto all’ultimo trimestre del 2021, e del 14% in termini di valore dei servizi.
L’Oice ha inoltre segnalato l’uscita di 24 bandi di affidamento dei servizi di supporto alla stazione appaltante, per il 13% del totale (22,7 milioni di euro), in linea con quanto rilevato nel corso dell’ultimo trimestre 2021.
In questo ambito, il report dell’organizzazione evidenzia altresì un altro dato rilevante, relativo ai partenariati pubblico-privato “speciali” qualificati negli avvisi pubblicati. La novità si deve alla pubblicazione dei bandi dei diversi dicasteri che impegnano le risorse del Pnrr: tra dicembre e marzo l’Oice ha contato 736 avvisi, e solo in otto casi gli stessi hanno indicato il valore dei servizi e dei lavori (4,9 milioni di euro).
In buona parte dei casi questi avvisi – si legge nel dossier – sono stati pubblicati da enti locali al fine di selezionare operatori pubblici e privati per attuare gli interventi inclusi nei progetti locali di rigenerazione culturale e sociale che successivamente verranno presentati al Mic. In sostanza, prosegue ancora il report, si tratta di avvisi che riguardano l’individuazione di soggetti che sono interessati in qualità di partner da interventi di riqualificazione urbana di modesto valore, in alcuni casi non ben identificati o solo localizzati territorialmente, e per i quali l’ente locale formulerà una richiesta di finanziamento.
Per quanto attiene infine i Ppp “classici”, se ne registra solamente uno nel primo trimestre, lanciato da Difesa Servizi Spa, per la realizzazione di un polo strategico nazionale.