In piena emergenza coronavirus abbiamo lavorato senza sosta per il completamento dell’ospedale di Verduno, di cui avevamo ricevuto il prestigioso incarico dell’attività di direzione lavori.
Un lavoro importante in un momento di emergenza sanitaria, la struttura doveva essere immediatamente trasforma in “Covid Hospital” su indicazione della Regione Piemonte.
La Regione aveva infatti individuato il nosocomio di Verduno, vicino ad Alba, in provincia di Cuneo, quale centro di riferimento di tutto il Piemonte per una migliore gestione dell’emergenza coronavirus, essendo divenuta una necessità improrogabile quella di poter contare su un maggior numero di posti a disposizione per trattamenti di terapia sub-intensiva e intensiva.
La Direzione Lavori guidata da AICOM ha lavorato intensamente, con il supporto di tutti gli stakeholder interessati, per garantire lo start up operativo dell’Ospedale nel rispetto del progetto e della normativa vigente.
Oggi l’intera Regione può contare su una struttura sanitaria completamente nuova e di ultima generazione con circa 30 posti in terapia intensiva e circa 130 posti in sub-intensiva, con potenzialità di ampliamento.
Il Covid Hospital piemontese è un presidio ospedaliero fondamentale per il territorio, in linea con i più avanzati principi di assistenza e tecnologia sanitaria: 220.000 mq di area complessiva, 16.500 tonnellate di acciaio, 165.000 metri cubi di calcestruzzo, 14.700 mq di superfici vetrate, 35 km di canali d’aria, 200 km di tubazioni, 210 km di cavi elettrici.
L’attività di Direzione Lavori, svolta dall’arch. Ilario Toscano, è stata una fase particolarmente complessa dovendo adeguare il progetto alle nuove norme nazionali ed europee, tra cui adeguamento del lay-out sanitario agli attuali requisiti minimi strutturali; adeguamento alla normativa sismica e alle nuove norme del settore impiantistico.
Inoltre si è dovuto affrontare un intervento imprevisto di bonifica e consolidamento del terreno di fondazione. L’evoluzione tecnologica ha anche reso necessario delle proposte migliorative nei materiali e nell’arredo sanitario come anche nell’ottimizzazione energetica garantendo soluzioni tecnologiche avanzate, tra queste una centrale di cogenerazione da 1.688 kW, una centrale termica da 16.000 kW, una centrale frigorifera da 10.000 kW. Sulla copertura dell’edificio è presente un impianto fotovoltaico da 200 kW.