Con il passare dei mesi la sicurezza informatica sembra diventare una meritevole priorità delle linee di intevento italiane e europee. A ricordarlo è il sottosegretario di Stato alla Difesa, Giorgio Mulé, intervenuto recentemente alla 12ma conferenza nazionale sulla Cyber Warfare, aprendo alla necessità che il settore si doti di incentivi che possano agevolare chi investe.
In particolare, Mulé ha lanciato la proposta di sgravi fiscali per quelle imprese che investono e producono nel settore della sicurezza informatica, rendendo questa agevolazione una leva non solamente economica, bensì di sicurezza, che consenta di guardare al futuro con maggiore serenità.
Mulé si è poi soffermato sul ransomware, definendolo alla pari di un “pizzo mafioso”. Proprio per questo motivo – ha proseguito il sottosegretario – è fondamentale creare subito un nucleo operativo che sappia intervenire e risalire ai criminali, con la consapevolezza che bisogna lavorare non solamente sulla minaccia che il pubblico e il privato si trovano ad affrontare, quanto anche sulla formazione, sull’innovazione tecnologica, sulle competenze che rendono il sistema Paese più sicuro.
Quindi, il sottosegretario si è soffermato sulle strategie italiane per la cybersecurity, condividendo come il governo stia tracciando una strada chiara, avendo maturato che la minaccia che incombe è reale sia in ambito nazionale che in ambito Nato, e divenendo sempre più necessario e urgente mettere a sistema non solamente le capacità difensive quanto anche di deterrenza, in modo tale che le istituzioni pubbliche, le imprese e gli asset strategici nazionali siano capaci di difendersi da minacce che appaiono essere sempre più aggressive e pericolose per la sicurezza nazionale.
Per quanto infine riguarda l’ambito europeo, il sottosegretario ha aggiunto la necessità di uniformare le legislazioni dei Paesi europei per intervenire come soggetto unico in caso di attacchi cyber, sempre più frequenti e rilevanti.